Pnei e Ambiente

[vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”338″ img_size=”500×350″][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]

Pnei e Pnei System si occupano da alcuni anni della salubrità dell’ambiente. L’inquinamento elettromagnetico sia esso naturale (faglie d’acqua sotterranee, reti geopatiche, gas radon, etc) che artificiale (acustico, cattiva qualità dell’acqua, segnali provenienti da sistemi di trasmissione per le telecomunicazioni come antenne, ripetitori, trasmettitori, telefonia cellulare, etc) può avere profonde ripercussioni sulla salute.

In particolare cefalee, disturbi del sonno, stanchezza, disturbi del ciclo mestruale, immunodepressione, possono essere connessi a cronica esposizione a noxae patogene di tipo ambientale.

Edificare o ristrutturare secondo i criteri della bioedilizia significa: progettare e costruire senza deturpare l’ambiente circostante. Usare materiali e tecniche di messa in opera che garantiscono il comfort, l’igene e la salubrità della propria abitazione e del luogo di lavoro. Adottare impianti che riducano i consumi energetici e l’inquinamento. Arredare con materiali naturali privi di sostanze tossiche o di origine petrolchimica.

Verificare preventivamente il sito dell’abitazione o del luogo di lavoro affinchè sia energeticamente idoneo valutando le eventuali perturbazioni geopatiche, elettromagnetiche o radioattive.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/2″][vc_column_text][info_list font_size_icon=”24″][info_list_item list_title=”Inquinamento Elettromagnetico” desc_font_size=”desktop:17px;” title_font_size=”desktop:19px;”]Le fonti principali sono gli ettrodotti, le apparecchiature elettriche ed elettromeccaniche, gli elettrodomestici, gli impianti, i sistemi di trasmissione per le telecomunicazioni (antenne, ripetitori, trasmettitori, telefonia cellulare, radar, ecc.).

L’esposizione a campi elettromagnetici può evidensiarsi nell’alterazione del metabolismo e di tutti i sistemi di regolazione.

Le patologie implicate possono essere le seguenti:  Cefalee, stati di irritabilità e disturbi del comportamento (aggressività); disturbi del sonno; astemia (perdita di vitalità e riduzione della capacità di concentrazione); disturbi della sfera sessuale; alterazione del ciclo mestruale; squilibri pressori; radiodermiti; lesioni oculari; alterazioni della spermatogenesi; aumentata incidenza di leucemia; immunodepressione, herpes, mononucleosi infettiva, anomalie cromosomiche; aborti; malformazioni fetali”.

[/info_list_item][/info_list][info_list font_size_icon=”24″][info_list_item list_title=”Geopatologie” title_font_size=”desktop:19px;” desc_font_size=”desktop:17px;”]La geobiologia studia le perturbazioni provenienti dal sottosuolo (faglie freatiche, corsi d’acqua, nodi di Hartman, ecc…), che interferiscono con la qualità del sonno.  La perturbazione geopatica aggredisce soprattutto il sistema endocrino immunitario.  I sintomi principali legati alle Radiazioni GeoPatogene, sono: la repulsione verso il letto, sonno irrequieto ed incubi notturni, ripetute interruzioni del sonno, stanchezza al risveglio, nausea o vomito, contrazioni, crampi, tachicardia, ansia, depressione, emicranie, reumatismi, disturbi cardiovascolari.  La presenza anche solo di uno di questi sintomi, richiede una analisi dell’abitazione.

[/info_list_item][/info_list][info_list font_size_icon=”24″][info_list_item list_title=”Acustico” title_font_size=”desktop:19px;” desc_font_size=”desktop:17px;”]I rumori possono creare danni irreversibili all’udito e provocare gravi distonie neurovegetative. Il controllo dell’inquinamento acustico rappresenta un presupposto fondamentale di salute.

[/info_list_item][/info_list][info_list font_size_icon=”24″][info_list_item list_title=”La qualità dell’acqua” title_font_size=”desktop:19px;” desc_font_size=”desktop:17px;”]La qualità dell’acqua di cottura dei cibi riveste un’importanza pari a quella dell’acqua che beviamo. Le caratteristiche dell’acqua usata in cucina hanno notevoli ripercussioni sulla salute (litiasi renale, disturbi intestinali, ecc..). Le acque minerali in bottiglia hanno spesso quantità di residuo fisso e valori di PH incompatibili con il corretto funzionamento dei sistemi biologici.

[/info_list_item][/info_list][info_list font_size_icon=”24″][info_list_item list_title=”Indoor” title_font_size=”desktop:19px;” desc_font_size=”desktop:17px;”]Le sorgenti fondamentali di inquinamento interno possono essere rappresentate dai materiali da costruzione, collanti, vernici, rivestimenti, ecc…

La formaldeide ad esempio, sostanza largamente utilizzata in numerose lavorazioni industriali quali la produzione di truciolati, compensati, isolanti termici, rivestimenti, prodotti tessili, alimentari, cosmetici e nel fumo di tabacco. ma anche in prodotti per la pulizia domestica, costituisce uno dei tossici più potenti per le vie respiratorie e per la pelle.

Nei luoghi dove è presente a livello di 0.1 – 0.2 ppm (parti per milione), sono stati riscontrati fenomeni irritativi a carico degli occhi, della mucosa orofaringea ed arrossamenti cutanei.

L’organizzazione mondiale della Sanità ha stabilito che negli ambienti con un livello superiore a 0.1 ppm, sono necessari interventi di bonifica.

Per quanto riguarda invece il fumo di sigaretta, un recente studio ha evedenziato anche nei fumatori passivi, l’insorgere di neoplasie broncopolmonari, ed una maggiore incidenza di bronchiti, tonsilliti, angine, otiti.

[/info_list_item][/info_list][/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text][info_list font_size_icon=”24″][info_list_item list_title=”Gas Radon” title_font_size=”desktop:19px;” desc_font_size=”desktop:17px;”]Il Radon è un gas radioattivo che è stato rinvenuto in molte abitazioni in numerose regioni d’Italia. Esso proviene dal decadimento radioattivo dell’uranio presente nel sottosuolo e nell’acqua ed attraveso l’aria che respiriamo si fissa nei polmoni.

Tipicamente il Radon si muove attraverso il suolo e penetra nelle abitazioni attraverso le microfratture della muratura e delle fondazioni. Ogni abitazione può avere problemi di Radon.

Tutte le maggiori organizzazioni di salute pubblica mirano ad un controllo del livello di Radon in ciascuna abitazione dal momento che indagini su larga scala dimostrano di aver indviduato una concentrazione rilevante di tale gas.

Oggi è possibile individuare in maniera molto facile la presenza di Radon mediante rilevatori passivi ovvero pellicole sensibili alle radiazioni Alfa che si perforano quando colpite da radiazioni.

Il numero dei fori presenti sulla pellicola in funzione della superfice esposta e del periodo di esposizione, fornisce una buona indicazione della concentrazione di Radon nell’ambiente. I rivelatori forniscono indicazioni attendibili solo se esposti per un periodo non inferiore ad un mese.

Le persone sottoposte maggiormente a rischio di Radon sono i fumatori attivi e qualli passivi. LL’EPA (Agenzia Americana per l’Ambiente) definisce pari a circa 132 Bq/mc (Bequerel per metro cubo) il limite oltre il quale è consigliabile prevedere tecniche di riduzione del Radon. In Europa la Comunità Europea ha determinato tale soglia in 200 Bq/mc per le nuove costruzioni e 400 Bq/mc per le abitazioni esistenti.

[/info_list_item][/info_list][info_list font_size_icon=”24″][info_list_item list_title=” Bioarchitettura ” title_font_size=”desktop:19px;” desc_font_size=”desktop:17px;”]Progettare e costruire senza deturpare l’ambiente circostante. Usare materiali e tecniche di messa in opera che garantiscano il comfort, l’igene e la salubrità della propria abitazione e del luogo di lavoro.

Adottare impianti che riducano i consumi energetici e l’inquinamento. Arredare con materiali naturali privi di sostanze tossiche o di origine petrolchimica.

Verificare preventivamente il sito dell’abitazione o del luogo di lavoro affinchè sia energeticamente idoneo, valutando le eventuali perturbazioni geopatiche, elettromagnetiche o radioattive. Adottare le strategie idonee alla “bonifica” dell’abitazione e del luogo di lavoro.

E’ dunque necessario:

I. Richiedere una consulenza ambientale prima di acquistare, costruire o ristrutturare un immobile;

II. Schermare o proteggere l’ambiente abitativo dagli effetti di perturbazioni, specialmente in presenza di patologie o disturbi di cui non si riesca ad identificare la causa.

[/info_list_item][/info_list][/vc_column_text][vc_separator][vc_column_text]

Se vuoi saperne di più sull’abitazione sana:

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