La tiroide è la ghiandola più importante del nostro corpo, ad essa è deputata la produzione  di due ormoni, la tiroxina e la tri-iodo-tironina, che agiscono sulla velocità del metabolismo nonchè sulla crescita e lo sviluppo. La tiroide secerne anche un terzo ormone la calcitonina, che regola la concentrazione di calcio nel sangue.

cura delle malattie della tiroide: le principali patologie

IPOTIROIDISMO

L’ipotiroidismo è una scarsa produzione dei suddetti ormoni che determina una riduzione di tutti i processi metabolici. Quando si manifesta in età adulta, porta alla riduzione di tutte le funzioni dell’organismo e a sintomi quali aumento di peso, stanchezza, astenia, depressione, stipsi, e un tipico gonfiore al volto chiamato mixedema. Per quanto riguarda il feto, può portare a problemi nello sviluppo; ugualmente, nell’infanzia, porta alla riduzione dell’accrescimento e, se non corretto tempestivamente, al ritardo mentale.

IPERTIROIDISMO

L’ipertiroidismo è invece una produzione eccessiva di ormoni. È uno dei disturbi endocrini più frequenti e può manifestarsi a qualsiasi età, ma interessa soprattutto le donne in età fertile, a causa di una maggior predisposizione del sesso femminile alle malattie autoimmuni. Oltre a un sensibile aumento di volume della tiroide, i sintomi possono comprendere numerosi disturbi, tutti legati a un aumento dell’attività metabolica: perdita di peso, intolleranza al calore, alterazioni della cute e dei capelli, insonnia, aumento delle contrazioni cardiache, stanchezza e nervosismo.

TIROIDITE DI HASHIMOTO

La tiroidite di Hashimoto è la forma più frequente di infiammazione della ghiandola tiroidea (tiroidite) e la causa più frequente di ipotiroidismo, ossia di ridotta produzione di ormoni tiroidei. La malattia rientra tra i disordini autoimmuni, nei quali il sistema immunitario della persona attacca erroneamente l’organismo di appartenenza.

Nella tiroidite di Hashimoto, la tiroide è ingrossata (gozzo), di consistenza aumentata e talvolta duro, ma non dolente. La ghiandola tiroidea viene progressivamente distrutta dai globuli linfociti e dagli autoanticorpi tiroidei. Questo attacco da parte del sistema immunitario determina la progressiva diminuzione della produzione degli ormoni tiroidei.

La tiroidite di Hashimoto viene diagnosticata ogni anno a circa una persona ogni 1000; il numero di diagnosi è aumentato nel tempo grazie alla disponibilità di strumenti diagnostici sempre migliori. Questa patologia colpisce prevalentemente le donne di età compresa tra i 30 ed i 50 anni. Il rapporto tra il numero di diagnosi femminili e maschili è di 20 a 1. Le persone con anamnesi familiare positiva per malattie della tiroide o affette da altre malattie autoimmuni, in modo particolare diabete di tipo 1 o insufficienza surrenalica, sono a maggior rischio.

NODULI TIROIDEI

Cosa sono

I noduli tiroidei sono ingrossamenti ben circoscritti e delimitati di parti, anche molto piccole, della tiroide. Rappresentano una realtà clinica sempre più frequente, soprattutto tra le donne. Alla base di ciò, c’è senz’altro l’accresciuta sensibilità diagnostica dell’ecografia: oggi infatti è possibile reperire noduli di pochi millimetri, che anni fa sarebbero stati scoperti molto più tardi.

Sintomi

Nella maggior parte dei casi i sintomi sono tardivi. Ci si accorge di un fastidio al collo solo quando il nodulo raggiunge dimensioni importanti, mentre spessissimo la scoperta di un nodulo tiroideo è “casuale”, avvenendo nel corso di altri esami diagnostici (ad esempio doppler dei vasi epiaortici o TAC del torace).

Talvolta invece il paziente può avvertire una sintomatologia molto vaga, fastidio o peso sul collo, difficoltà a inghiottire, dolore alla gola. Altre volte può comparire irritabilità, debolezza, nervosismo, difficoltà nella concentrazione e nell’esercizio.

Per risultati terapeutici ottimali è bene:

– Effettuare la terapia per almeno 3 mesi.

– Evitare Dr Google! Le informazioni sono spesso contrastanti, imprecise e generano  confusione nella mente dei pazienti. La tendenza a “cercare in rete” può generare preoccupazioni inutili, false certezze, pericolose autodiagnosi e ancora più temibili autoterapie.

– Comprendere che ciascuno di noi è l’artefice principale della sua salute e della guarigione.  

Maria Corgna

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