L’obesità infantile: in Italia è allarme rosso

L’obesità infantile sta assumendo di anno in anno dimensioni sempre più allarmanti:nel 2017 il 5,6% della popolazione infantile mondiale sotto i 5 anni risultava sovrappeso. Gli ultimi dati disponibili forniti dal sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini dell’Istituto Superiore di Sanità “Okkio alla Salute” – a seguito di un’indagine condotta su un campione di 48.946 bambini di 8-9 anni rappresentativo di tutte le regioni italiane- parlano di una percentuale di bambini obesi pari a 9,3% del campione analizzato e di bambini in sovrappeso pari a circa il 21%. 

Nei bambini qual è il peso corporeo superato il quale si parla di obesità e qual è la fascia di età maggiormente colpita?

La definizione di sovrappeso e obesità non si basa esclusivamente sul peso corporeo, quanto sull’indice di massa corporea (BMI), calcolato dal rapporto peso/altezza al quadrato. Tenendo conto delle numerose variabili legate alla crescita e delle peculiarità dell’età infantile, i valori di riferimento sono diversi rispetto agli adulti. Si può definire come sovrappeso in età pediatrica un BMI superiore a 25 kg/m², e obesità un BMI superiore a 30 kg/m². In alternativa si può calcolare il rapporto circonferenza addominale/ statura. Un valore >0,5 è associato ad un aumento dei fattori di rischio cardiovascolari.

L’obesità infantile è associata ad una scorretta alimentazione, a stili di vita sedentari. È possibile attribuire le ragioni dell’eccessivo peso anche ad una causa genetica o metabolica?

Sicuramente le cause di obesità infantile sono molteplici, non solo collegate a fattori alimentari e a sedentarietà, ma anche ad aspetti sociali, famigliari, ambientali,culturali e genetici. In particolare, fattori genetici ed ereditari concorrono allo sviluppo dell’obesità infantile, in quanto è accertato che i figli di genitori obesi hanno un rischio maggiore di sviluppare obesità o sovrappeso. Di recente è stato identificato il ruolo delle alterazioni del microbiota intestinale, cioè l’insieme delle specie batteriche che albergano nell’intestino umano, nella patogenesi dell’obesità.

Quali sono le conseguenze sulla salute?

I bambini obesi hanno un rischio nettamente maggiore di sviluppare da adulti la sindrome metabolica,  caratterizzata da ipertensione arteriosa, diabete mellito, ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia, insulinoresistenza, apnee notturne, nonché steatosi epatica (accumulo di grasso nel fegato) e calcoli alla colecisti.

Parlando di prevenzione, quali suggerimenti per i genitori?

Gli errori principali sono saltare la prima colazione, fare eccessivo consumo di carboidrati e grassi e di bibite gassate, zuccherine e soft drinks,  scarso consumo di frutta e verdura e  inadeguata attività fisica.

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