Obesità infantile

Nella società odierna il sovrappeso e l’obesità sono patologie in costante e crescente aumento e una buona parte di questa popolazione è rappresentata da bambini. L’obesità infantile, infatti, è un problema di notevole rilevanza sociale e ha un’origine multifattoriale e, come tale, è il risultato di diverse cause, più o meno evidenti, che interagiscono tra loro.

Generalmente però, escluse cause prettamente mediche, è stato rilevato da molti studi clinici che l’obesità nei bambini trova la sua origine in alcune dinamiche familiari che spesso mantengono la patologia fino all’età adolescenziale. Tra le dinamiche familiari più frequenti si riscontrano sia i comportamenti alimentari sia gli atteggiamenti culturali che i genitori trasmettono nel contesto familiare ed educativo, sia le problematiche di comunicazione e interazione tra genitori e figli.

Il cibo è il primo canale comunicativo tra genitore e figlio e, di conseguenza, rappresenta la prima modalità del bambino di poter entrare in relazione con i propri genitori.

Alcuni genitori, spesso, inconsciamente, tendono a sostituire il ruolo del cibo a quello della relazione, stimolando il bambino a nutrirsi in modo eccessivo e sregolato. La nutrizione acquista quindi un valore emotivo e si configura come un ulteriore mezzo per esprimere il proprio affetto o alle volte per sopperire a qualche senso di colpa.

Se tutto questo avviene saltuariamente e con un certo grado di consapevolezza, non accade nulla di patologico, ma il problema nasce quando questi comportamenti sono piuttosto frequenti nel tempo e diventano un modo del bambino stesso di sopperire a cure e attenzioni: “mangio perché mi annoio, perché mi sento solo, perché non so con chi comunicare…”.

Gli studi sui disturbi alimentari dell’età evolutiva evidenziano, inoltre, come all’interno delle relazioni familiari sia assente una corrispondenza tra gli stili autoregolativi e di comportamento del bambino e le aspettative dei genitori, i quali adottano stili educativi e modelli di pensiero ereditati dalle proprie famiglie di origine.

È dunque fondamentale essere consapevoli di come un disagio fisico, quale l’obesità, nasconda in realtà un disagio più profondo relazionale e psicologico.