Voglia di dolci: qualcosa non va

Nonostante le campagne volte a incoraggiarci a tagliarne drasticamente la quantità ingerita, lo zucchero rappresenta ancora ⅓ del nostro apporto calorico.

Davvero troppo, perché questa overdose di “edulcorante” rischia di danneggiare il nostro organismo, non progettato per ricevere un tale sovraccarico di zuccheri. E la paura è che stia contribuendo a molti mali moderni, tra cui diabete, malattie cardiache e cancro.

Ma quando il suo consumo rischia di diventare una vera dipendenza, qualcosa di cui non possiamo proprio fare a meno, potremmo essere di fronte a una lampadina di allarme di un problema spesso non diagnosticato, come un affaticamento delle ghiandole surrenali, che porta ad una perdita dell’autocontrollo e alla voglia malsana di alimenti ipercalorici.

Nello specifico potremmo trovarci di fronte a una di queste patologie non diagnosticate:

  • Malfunzionamento della tiroide
  • Esaurimento surrenale
  • Menopausa o sindrome premestruale

La terapia Pnei, individualizzata e ove possibile a base di medicine naturali e prive di effetti collaterali, è una terapia straordinariamente valida e risolutiva della fame nervosa.